EDISON E IL TEATRO ALLA SCALA
Un lungo cammino percorso insieme

Illuminiamo le stelle da 140 anni.
E vogliamo continuare a guardarle.

Il nostro storico rapporto con il Teatro alla Scala inizia nel 1883 quando per la prima volta un’opera viene illuminata grazie all’energia elettrica. Dopo aver azzerato le emissioni di dieci Prime compensando il fabbisogno energetico degli spettacoli attraverso fonti rinnovabili, il connubio si è arricchito attraverso un percorso di efficientamento energetico che ci vede al fianco di una delle istituzioni culturali più prestigiose al mondo. Dal 2020 Edison è Fondatore Sostenitore del Teatro alla Scala, a dimostrazione di come la collaborazione storica tra due istituzioni ultracentenarie sia tuttora esempio virtuoso di eccellenza e un riferimento certo per il futuro.

Anche un’atmosfera con meno CO2 è uno spettacolo che vogliamo preservare

 

La Scala green

Edison da aprile 2021 è fornitore unico di energia green del Teatro alla Scala. In questo modo è possibile evitare l’emissione in atmosfera di 2.600 tonnellate di CO2 in un anno: la quantità assorbita da circa 90.000 piante.Sempre nel 2021, la collaborazione tra la Fondazione e Edison prosegue grazie al progetto “Scala Green”: un percorso di sostenibilità energetica e di decarbonizzazione della Fondazione in tutte le sue sedi cittadine.

Il percorso di efficientamento energetico

Siamo da sempre impegnati per sostenere la cultura e per promuovere la sostenibilità nell’ambito dal design, del teatro, del cinema e della musica. Per questo negli scorsi anni abbiamo avviato con il Teatro alla Scala un percorso virtuoso volto ad una gestione più efficiente dell’energia, con l’obiettivo di generare un impatto ambientale e sociale positivo.

Oltre alle attività messe già in campo, abbiamo ricostruito un modello energetico digitale del Teatro e di tutti i suoi spazi: attraverso un’accurata analisi è stato possibile individuare potenziali interventi per evitare l’immissione in atmosfera di ulteriori 2.000 tonnellate di CO2 all’anno, la quantità assorbita da circa 60.000 piante. Per questo progetto Edison ha censito 1.200 locali, raccolto dati di oltre 900 impianti e analizzato 6.000 lampadine.

2600 t

La quantità di CO2 risparmiata all’anno grazie alla fornitura di energia green

90.000

Le piante necessarie per assorbire la CO2 risparmiata

1200

I locali censiti dalla diagnosi energetica realizzata per individuare nuovi interventi

630 t

Le emissioni di CO2 evitate in occasione degli ultimi dieci anni illuminando la Prima con energia green

 

L’intervento presso i laboratori Ansaldo

I Laboratori del Teatro alla Scala, nei locali delle ex acciaierie Ansaldo, brillano di una luce diversa: quella del nuovo impianto di illuminazione a LED.

Un sistema di smart lighting che assicura risparmi per oltre il 60% e, tramite il controllo wireless, una gestione più efficiente e flessibile dei punti luce.

 

Un rapporto storico

La nostra storia si lega sin dalle sue origini a quella del Teatro alla Scala, quando il fondatore di Edison Giuseppe Colombo intuisce che la dinamo dell’inventore Thomas Alva Edison è la chiave del futuro e decide di avviarne la sperimentazione in Italia. Nasce così la prima centrale termoelettrica dell’Europa Continentale, Santa Radegonda, dove viene generata l’energia elettrica che nella notte della Prima del 26 dicembre 1883 illumina per la prima volta le 2.450 lampadine, in sostituzione dei lumi a gas, che donarono alla Gioconda di Amilcare Ponchielli un effetto straordinario mai osservato prima.