Per i suoi 130 anni Edison punta sulle idee per far crescere l’Italia con il premio “Edison Start”

300.000 mila euro per tre progetti nell’energia, sviluppo sociale e smart communities. Il premio è rivolto ai giovani talenti, alle start up e piccole imprese e a chi ha un’idea innovativa. I progetti e gli sviluppi su www.edisonstart.it.

Milano, 11 novembre 2013 – In occasione dell’Anniversario dei suoi 130 Anni, Edison punta sulle nuove idee, lanciando il premio Edison Start. In palio, 300 mila euro per tre progetti nell’ambito dell’energia: soluzioni e tecnologie innovative per risparmiare le risorse energetiche, consumare meglio e meno, garantire l’accesso all’energia a un numero crescente di persone in modo sostenibile, sia dal punto di vista ambientale che economico;sviluppo sociale: progetti e iniziative, anche di carattere culturale, che attivino opportunità di sviluppo imprenditoriale, che siano economicamente sostenibili e che abbiano un impatto sociale in termini di inclusione, partecipazione e cooperazione; e smart communities: progetti per il miglioramento della qualità della vita domestica e della comunità cui si appartiene come, per esempio, la gestione dei rifiuti, la mobilità, l’architettura sostenibile e la domotica.
 
I candidati potranno presentare il proprio progetto sulla piattaforma web www.edisonstart.it a partire dal 13 gennaio 2014 e seguire le diverse fasi del concorso che proclamerà i vincitori il 15 ottobre 2014. Per facilitare lo sviluppo dei progetti, Edison offrirà ai finalisti e ai vincitori un’attività di supporto e consulenza da parte di un team dedicato formato da esperti della società e da altri partner quali università e istituzioni. Edison finanzierà le migliore iniziative di ogni categoria con 100.000 euro, per un totale di 300.000 euro.

Edison Start è anche una community sul web dove tutti i progetti caricati sulla piattaforma (www.edisonstart.it) potranno essere condivisi, valutati e arricchiti dalla rete insieme al comitato Edison. La piattaforma diventerà una vera e propria vetrina virtuale per attrarre potenziali soci sviluppatori quali enti, aziende e istituzioni che potranno liberamente consultare i progetti e le iniziative presenti. Una funzione di geolocalizzazione dei progetti sul territorio permetterà inoltre di creare la geografia dell’innovazione in Italia con l’obiettivo di amplificare le potenzialità di sviluppo e sinergie tra le iniziative.

Attiva dal 1883, Edison è la società energetica più antica di Europa e ha contribuito allo sviluppo del tessuto industriale del nostro Paese portando l’energia elettrica per la prima volta in Europa continentale: un’innovazione straordinaria che ha cambiato la vita degli italiani. Dopo 130 Anni, Edison continua a investire sul progresso del Paese e con Edison Start valorizza i progetti che favoriscono il cambiamento, la competitività e lo sviluppo di un futuro sostenibile.

Il bando è aperto a team di persone fisiche (studenti e non), start up, micro e piccole imprese e organizzazioni non profit che svolgono la propria attività da almeno 2 anni. I principali criteri di valutazione dei progetti sono: innovazione, utilità rispetto al bisogno cui intendono rispondere, fattibilità, sostenibilità economica, sociale e ambientale, replicabilità e ricadute positive che il progetto è in grado di generare per la collettività.

Le stesse caratteristiche dell’approccio imprenditoriale che caratterizza da sempre la storia di Edison e del suo fondatore Giuseppe Colombo. Un vero pioniere e innovatore che capì le enormi potenzialità degli studi che gli scienziati stavano compiendo nel campo dell’elettricità. Fu Colombo che, dopo aver coinvolto un gruppo di banchieri ed imprenditori, acquistò il vecchio teatro di Santa Radegonda a Milano, situato a pochi passi dal Duomo, e vi realizzò la prima centrale termoelettrica dell’Europa Continentale, contemporanea a quelle di Londra e New York. Fu la centrale di Santa Radegonda a illuminare con luce elettrica per la prima volta nella storia il teatro La Scala la notte di Santo Stefano nel 1883. Da quella memorabile notte Edison diede impulso alla crescita industriale di fine 800 del Paese. Nel 1898 entra in funzione la centrale idroelettrica Bertini sul fiume Adda (a quel tempo la seconda più grande al mondo) e successivamente la Esterle (1914) eSemenza (1920). Lo sviluppo del fabbisogno elettrico, nel Nord Italia che si va industrializzando, è impetuoso e da quel momento l’Italia inizia a cresce e recupera la distanza con le grandi potenze europee e gli Stati Uniti di America. Per oltre un quarantennio, dal 1910 al 1950-60, il fabbisogno elettrico nazionale fu assicurato quasi totalmente dalle centrali idroelettriche, tanto al Nord (dove lo sfruttamento delle risorse idriche alpine fu realizzato su vasta scala) quanto al Centro-Sud (con l’ottimizzazione delle più limitate risorse idriche degli Appennini e dei principali corsi fluviali).

Tale apporto comincia a flettere solo a partire dai primi anni ‘50 a seguito dell’ormai quasi completo sfruttamento dei corsi d’acqua (specie nel Centro-Sud) e a fronte di una sostenuta crescita della domanda indotta dal boom economico del Secondo Dopoguerra. Per poter sostenere la domanda energetica dell’industria italiana e della nascente società dei consumi, con l’ingresso nelle case degli elettrodomestici, iniziano i primi investimenti in centrali termoelettriche.  A partire da questo punto in avanti il peso del settore idroelettrico sulla produzione complessiva di energia si riduce, mentre la crescente domanda di energia elettrica viene sempre più soddisfatta con il contributo di centrali termiche di nuova costruzione. E’ però solo a partire dal 1992 che con la messa in marcia della centrale Edison di Marghera Levante si assiste ad un vero salto tecnologico nella produzione termoelettrica con l’introduzione del primo impianto a ciclo combinato a gas (CCGT: Combined Cycle Gas Turbine). Si tratta infatti di una tecnologia ad alta efficienza (circa il 15% in più rispetto agli impianti tradizionali) e con un impatto ambientale ridotto.