La tecnologia ci salverà, parola dell'economista Joel Mokyr ospite di Edison Open4Expo

Milano, 14 settembre 2015 – Edison rilancia gli appuntamenti con le più prestigiose figure dell’Economia internazionale. Ospite di Edison Open 4EXPO è il professor Joel Mokyr, dell’Università di Chicago. Figura estremamente eclettica, docente di Economia e Storia Economica, Arte e Scienza, e intellettuale controcorrente che non lesina attacchi ai colleghi, rei, a suo dire, di guardare al mondo attraverso strumenti analitici superati dalla realtà.

Mokyr, nel corso della conferenza “La rivoluzione scientifica è qualcosa che appartiene al passato?”, si focalizza sui grandi mutamenti che i progressi tecnologici stanno apportando alla vita di tutti noi. Benefici non misurabili, che non rientrano nel calcolo del Pil, “parametro che si adatta a interpretare una realtà fatta da acciaio e frumento”. Il professore smonta le tesi degli economisti convinti che le nuove generazioni non saranno più ricche dei padri e che la crescita economica si sia arrestata nel XX secolo. Che le cose non siano affatto in questo modo, argomenta Mokyr, è la storia a testimoniarlo. Basti pensare a quanto fosse lenta la crescita prima dell’800 e a quanto le nuove soluzioni tecniche abbiano contribuito al balzo in avanti delle conoscenze scientifiche. Come il miglioramento delle ottiche, che ha permesso la realizzazione del microscopio e lo studio dei batteri e delle cellule, con evidenti ricadute nel campo medico; l’invenzione di Volta della pila che ha contribuito a far avanzare le conoscenze nella chimica; fino alla digitalizzazione imperante della società e ai computer quantistici che elaborano uno smisurato numero di dati, sia che si tratti di genetica molecolare, nanotecnologie o poesia medievale, o di smartphone e app che facilitano l’esistenza.

L’interazione costante tra scienza e tecnologia, spiega Mokyr, continua a migliorare la qualità e l’aspettativa di vita. “L’economia può trovarsi di fronte a venti contrari, - afferma il professore - ma il vento che sospinge la tecnologia è come un tornado”, dirompente e inarrestabile. E come vuole l’assioma: là dove avanzano la tecnica e la scienza, cresce anche l’economia. “Il nostro tempo ha creato occupazioni che sarebbero suonate grottesche ai nostri nonni: dagli esperti di sicurezza informatica, ai progettisti di videogiochi, fino agli psicologi per animali, ma è necessario prender atto dei cambiamenti. È la mancanza di fantasia che induce pessimismo”.

Joel Mokyr è il quarto ospite del ciclo di incontri che Edison dedica ai grandi innovatori dell’Economia, dopo Amartya Sen, Michael Landesmann e Jackie Krafft. I prossimi a intervenire saranno Paul Allan David, candidato al riconoscimento del Nobel; Bina Agarwal che in India gode di una notorietà pari a Indira Gandhi per i suoi studi su povertà e ineguaglianza; e a conclusione del calendario Edison Open 4EXPO, la direttrice del Cern di Ginevra Fabiola Gianotti, simbolo dell’eccellenza della ricerca italiana.

Edison Open 4EXPO è il ricco calendario di eventi con cui la società energetica apre le porte alle menti più brillanti di questo secolo, per costruire insieme un Charter dell’Innovazione da lasciare come eredità al nostro Paese e alle sue istituzioni dopo l’Esposizione Universale. Premi Nobel, economisti prestigiosi, scienziati, i più noti opinionisti, artisti italiani ed internazionali, ma soprattutto giovani ricercatori, startupper e maker si confrontano durante i 6 mesi di Expo nella sede storica di Foro Bonaparte, all’Edison Open Garden Triennale e alla Rotonda della Besana per costruire insieme il dopo Expo 2015.

 

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Edison è tra i principali operatori in Italia ed Europa nell’approvvigionamento, produzione e vendita di energia elettrica e idrocarburi. Con i suoi 130 anni di storia, Edison ha contribuito all’elettrificazione e allo sviluppo del Paese. Oggi opera in 10 paesi nel mondo in Europa, Africa, Medio Oriente e Sud America, impiegando 3.000 persone. Nel settore elettrico Edison può contare su un parco impianti per una potenza complessiva di 7.700 MW. Nel 2014 Edison ha prodotto 17,6 TWh coprendo una quota di mercato pari al 6,7%. Nel settore degli upstream, la società può contare su riserve di idrocarburi per 347 milioni di barili d’olio equivalente. Il portafoglio di approvvigionamento gas di Edison è invece pari a 13,2 miliardi di metri cubi.

 

Elena Distaso

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