Edison: 130 anni fa, con le 2450 luci del Teatro alla Scala, Edison avvia l'elettrificazione dell'Italia

Da un’intuizione di Giuseppe Colombo, fondatore di Edison e rettore del Politecnico, è discesa l’elettrificazione dell’Italia, il boom economico e l’affermazione del Paese come potenza industriale. Una storia fatta di talenti riconosciuti in tutto il mondo: Maria Artini, Ferruccio Parri, Ermanno Olmi

Milano, 2 dicembre 2013 – Edison, l’azienda che nel 1883 portò per la prima volta la luce elettrica al Teatro alla Scala, festeggia 130 di illuminazione della Prima e lo fa accendendo la Traviata di Verdi con l’energia rinnovabile delle sue storiche centrali.

La notte di Santo Stefano del 1883, in occasione dell’affollatissima Prima della ‘Gioconda’ di Ponchielli, la centrale Edison di Santa Radegonda accese
2.450 lampadine elettriche dando per la prima volta una sorprendente e inattesa luce alla rappresentazione scaligera. Le cronache dell’epoca usarono parole entusiastiche per raccontare lo spettacolo di quella sera reso possibile dalla Società Edison e dal suo fondatore Giuseppe Colombo.

“Edison è onorata di festeggiare i suoi 130 anni di storia con l’illuminazione della prima di Sant’Ambrogio” dichiara l’Amministratore Delegato Bruno Lescoeur “Una scelta che conferma ancora una volta il forte legame che unisce la nostra azienda al Teatro alla Scala a cui diede per prima l’energia elettrica in occasione della serata inaugurale della stagione scaligera del 1883. Con la luce elettrica alla Scala di Milano ebbe inizio la storia di Edison, l’azienda che è stata il motore della rivoluzione industriale del nostro Paese e che oggi continua a essere attore del cambiamento e del progresso”.

L’energia elettrica alla Scala di Milano e da lì al resto d’Italia è frutto dell’intuizione di Colombo, che ne comprese le potenzialità rispetto alle altre forme di energia come il gas illuminante, gli olii combustibili e il carbone, e ne avviò la sperimentazione nel nostro Paese contando sulla stretta collaborazione con l’inventore della dinamo, Thomas Alva Edison.

All’Exposition Internationale d’Electricité di Parigi Colombo era rimasto impressionato dalla macchina dinamo elettrica di Edison e aveva subito raccolto l’appoggio degli istituti di credito per acquistarla e avviarne le sperimentazioni in Italia. Nel settembre 1882 si era trasferito a New York per assistere all’entrata in esercizio della prima centrale al mondo, quella di Pearl Street, e pochi mesi dopo, in una lettera datata 22 novembre 1883, Colombo riferiva a T.A. Edison l’avanzamento dei lavori della centrale di Santa Radegonda, la prima dell’Europa Continentale. “Our station proceeds very well – scriveva Colombo -. We still go with 1.200 lamps, because I will not increase the lamps before beeing sure of having everything ready for the Theatre of the Scala, which opens on the 26th December. We go on very fast in wiring the theatre, laying down the feeders and setting up the machines in our station, so that I have no doubt to be in time; we have even begun to light a part of the service room of the Theatre yesterday night. When complete, the lighting of the Theatre will require 2.450 lamps, but on the 26th December, only 2.000 will be lighted[1].”

Tra il 1882 e il 1884 Colombo ebbe un fitto carteggio soprattutto con Thomas Edison, ma anche con i collaboratori dell’inventore come John W. Lieb Jr, che seguì i lavori nella centrale di Santa Radegonda (il 12 settembre 1882 Colombo scriveva “devo dire che reputo assolutamente necessaria la presenza del signor Lieb che ha esperienza di tutte le difficoltà legate al primo avvio – quello di Pearl Street ndr - e non ho alcun dubbio che il signor Edison concederà il permesso che formalmente chiedo con la presente”), e Joshua Franklin Bailey, cui Colombo affidò tutti gli ordini e le richieste “per una consegna immediata e spedizioni alle migliori condizioni possibili” (lettera del 14 settembre 1882). Il coinvolgimento di Bailey fu tale che nel 1884, anno della fondazione della Società Generale italiana di Elettricità Sistema Edison, entrò a far parte del consiglio di amministrazione.

L’elettrificazione del Paese cominciò a Milano e si tradusse presto in innovazione e progresso per le famiglie e le imprese di tutta Italia. L’illuminazione della Scala nel 1883 ne fu la manifestazione più festosa ed elegante, ma fu anche un momento di svolta tanto che Colombo scrisse “il successo della Scala ci ha dato più fiducia e ora procediamo rapidamente col cablaggio di almeno 100 lampade in più” (lettera a T. A. Edison del 5 febbraio 1884).

Quest’anno, come 130 anni fa, Edison illumina la Prima della Scala con le sue storiche centrali: il 7 dicembre la Traviata di Verdi sarà alimentata dall’energia rinnovabile di Edison che permetterà di azzerare le emissioni della serata inaugurale della Stagione 2013-2014 della Scala.

I consumi elettrici della rappresentazione verranno compensati da appositi certificati che comprovano la provenienza dell’energia elettrica da fonti rinnovabili. In questo modo Edison eviterà l’emissione di 64 tonnellate di anidride carbonica.

E sarà proprio l’energia di Edison a diffondere l’emozione della Prima in tutta Milano con l’iniziativa “Violetta in città”. Una serie di appuntamenti, pensati da Edison insieme al Comune di Milano e in collaborazione con la Fondazione Teatro alla Scala, che porta negli auditorii di quartiere, nei cinema, negli ospedali, nelle carceri, nelle scuole, la Traviata di Verdi ricreando per tutti la magia di quella serata.

Ufficio Stampa Edison: Tel. 02 62227331, ufficiostampa@edison.itwww.edison.it

Edison, secondo operatore energetico in Italia, è attivo nella produzione e vendita di energia elettrica e idrocarburi. Con 58 concessioni e permessi esplorativi in Italia e 37 all’estero (Egitto, Norvegia, Croazia, Algeria, UK e le Isole Falkland) Edison ha una significativa presenza all’estero, specialmente nelle attività E&P. Nel settore degli upstream, la società può contare su riserve di idrocarburi per 360 milioni di barili d’olio equivalente, comprese le riserve relative alla concessione di Abu Qir, in Egitto, di cui Edison ha acquisito la titolarità nel gennaio del 2009. Il portafoglio di approvvigionamento gas di Edison è pari a 15,8 miliardi di metri cubi, pari a un quinto del fabbisogno totale italiano. Nel settore elettrico Edison dispone di un parco produttivo rappresentato da 47 centrali idroelettriche, 22 centrali termoelettriche, 32 campi eolici, 9 campi fotovoltaici e 1 impianto a biomasse per una potenza complessiva di 7,700 MW. Nel 2012 Edison ha prodotto 22,5 TWh coprendo una quota di mercato pari al 7,9%.

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