“La città del futuro proverà a rimettere la qualità della vita al centro di ogni trasformazione”: abbiamo intervistato Andrea Boschetti, architetto e fondatore dello studio di urbanisti Metrogramma, che ha condiviso con noi la sua visione di uno sviluppo urbanistico smart.
 

Qual è la sua idea di futuro legata alle città?

“Assisteremo a una nuova alleanza tra mondo della mobilità e mondo della città. Ci sarà più sicurezza, limitando gli spazi in modo diverso. Probabilmente ci saranno meno marciapiedi ‘segreganti’ ma più piazze e luoghi condivisi.

 

Shared dovrà sostituire la parola smart, ormai abusata. Sia nel mondo dell’auto che negli spazi pubblici, la condivisione è elemento cruciale su cui riflettere”.

 

In questo contesto, il mondo del design come si integra con le Smart city?

“Ci saranno mille sistemi tecnologici che dovranno essere armonizzati con la città. Gli stessi materiali di infrastrutturazione, come sono fatte le strade, le piazze, il colore, la luce, il suono verrà modificato. Immaginate le macchine elettriche che saranno molto più silenziose: dovranno usare altri tipi di suoni per avvisare e mettere in sicurezza le persone. In sostanza, cambierà anche l’atmosfera generale”.

 

Città, futuro, design ed energia: che rapporto hanno tra loro?

“Straordinariamente unito e l’energia è il propulsore che la fa da padrone. Di qualsiasi argomento parliamo, l’energia è base della tecnologia ed elemento irrinunciabile.

Un esempio? Blablacar è l’autostop contemporaneo, ma senza l’invenzione della piattaforma che mette in comunicazione guidatori e utilizzatori del servizio, non ci sarebbe questo fenomeno.     

Il design, invece, è un anticipatore ergonomico: l’idea che si pensi il futuro delle città anche riflettendo su come dovranno essere armonizzate con la nuova tecnologia è una funzione irrinunciabile per non trovarci in una specie di scatola del computer con oggetti che sono indifferenti alla qualità della vita”.