Un piano di sviluppo per rendere sostenibile il trasporto pesante e marittimo. Edison ha avviato la costruzione del primo deposito costiero di GNL Small Scale (impianti di gas naturale liquefatto su piccola scala) in Italia con un investimento di 100 milioni di euro. Sarà Ravenna a ospitare il deposito che avrà  una capacità di movimentazione annua di oltre un milione di metri cubi di gas, una capacità di stoccaggio di 20.000 metri cubi.

Questi sistemi di stoccaggio sono il punto di partenza per il gas che verrà usato con tre finalità: come carburante per navi, carburante per camion, fonte di energia in luoghi remoti. L'utilizzo del GNL in sostituzione ai carburanti tradizionali permette una sensibile riduzione e, in alcuni casi, un quasi totale abbattimento delle emissioni di gas serra all'interno dell'atmosfera. Proprio per questo, i responsabili delle politiche comunitarie e le autorità di regolamentazione, anche a livello internazionale, stanno promuovendo l'utilizzo di questa risorsa.

Lo stesso Parlamento Italiano ha recepito la Direttiva per la realizzazione di infrastrutture per i combustibili alternativi emessa dall'Unione Europea.

Eppure, è un ambito ancora poco esplorato. In Europa esistono solo 14 depositi, di cui 7 in Spagna. Con la costruzione a Ravenna del primo deposito italiano, Edison consolida la posizione unica nel Paese rispetto alla catena logistica del gas. È oggi l’unico importatore di GNL di lungo termine in Italia e nel 2017 ha firmato un accordo con Venture Global per l’acquisto di circa 1,4 miliardi di metri cubi di GNL dall’impianto Calcasieu Pass, che il gruppo americano sta sviluppando in Louisiana. Ma non solo: è centro di eccellenza nel settore gas per tutto il Gruppo EDF e ne gestisce il portafoglio contratti relativo al terminale Dunkerque (nel Nord della Francia, il secondo rigassificatore più grande d’Europa), oltre che l’80% della capacità del terminale di rigassificazione a Rovigo. Edison si occuperà non solo della costruzione del deposito, ma ne utilizzerà e gestirà anche l’85% della capacità. Dal porto di Ravenna, verso la sostenibilità.