1. Raccontaci il tuo ruolo in Edison. 

Nel 2018, dopo un paio di anni nei quali ho lavorato in Edison come consulente, mi è stata data l’opportunità di entrare in azienda e ho colto con grande entusiasmo la nuova sfida.

Il passaggio dalla consulenza a una realtà storica come Edison non è stato immediato, mi ci sono voluti alcuni mesi per capire i processi e l’organizzazione del lavoro.

In questi tre anni ho sempre lavorato nel team Short Term Forecasting Gas, riuscendo così ad acquisire un buon livello di maturità professionale diventando il punto di riferimento per determinate attività, tra cui la previsione della domanda industriale e l’implementazione di dashboard per il monitoraggio e il reporting.

La previsione della domanda è molto importante al fine del bilanciamento della rete e, in un futuro non molto lontano, lo sarà anche per altre attività di rilevanza aziendale. Per questo motivo io e il mio team abbiamo molteplici interlocutori - sia all’interno della Business Unit che al di fuori di questa - e siamo spesso coinvolti in progetti innovativi, come ad esempio quello svolto insieme al team Digital che ha portato alla creazione di modelli di machine learning, basati su reti neurali e serie storiche, per la previsione della domanda di gas.

2. Parlaci della Young Community di cui sei membro, di cosa si tratta?

La Young Community è un programma di 36 mesi che coinvolge tutti i nuovi assunti in possesso di un diploma di laurea. Si attiva subito dopo lo stage e ha finalità di formazione, socializzazione e avvio alla buona cittadinanza aziendale.

Personalmente, un lato che apprezzo in maniera particolare della Young Community è che punta sulla creazione di un “gruppo” vero e diffuso, andando a favorire la collaborazione tra colleghi anche dopo la sua conclusione e aiutando a creare legami duraturi. Inoltre, la YC si integra perfettamente con gli impegni lavorativi, dando la possibilità a tutti membri di partecipare alle varie iniziative e di crescere dal punto di vista professionale. 

3. Sei stata una dei dodici giovani della Young Community a partecipare al Laboratorio Exploring Edison – edizione 2019/2020 – nel quale avete messo a punto la piattaforma Empowerment Program Young Community (EPYC). Ci spiegheresti meglio in cosa consiste questo laboratorio?

Il Laboratorio Exploring Edison è un laboratorio creativo in cui una quindicina di YCer’s hanno la possibilità di scoprire l’azienda tramite modalità non convenzionali, allenando l’intelligenza sociale e stimolando il pensiero laterale.

I partecipanti sviluppano un progetto innovativo, a partire dalla fase di sviluppo fino al suo lancio, passando da analisi di fattibilità, business plan fino alla realizzazione di un progetto pilota, per circa nove mesi.

 

Il Lab utilizza per lo più risorse aziendali, sfruttando le competenze dei colleghi Edison, ma a volte deve ricorrere a fornitori esterni, sperimentando in tal caso nuove forme di collaborazione.

Durante il percorso sono previsti diversi incontri con lo sponsor, ossia il membro del ComEx che ha il compito di valutare di volta in volta l’avanzamento dei lavori e di dare feedback utili per ottenere risultati migliori. A volte lo sponsor può suggerire di ripensare all’intero progetto, avendo la facoltà di ridefinire tutto.

4. Raccontaci più dettagliatamente in cosa consiste la piattaforma EPYC che avete realizzato.

EPYC è la piattaforma digitale pensata per i membri della Young Community di Edison.

Una volta entrati a far parte del programma YC, l’accesso alla piattaforma permette di gestire in modo facile e interattivo tutte le iniziative pensate per gli YCer’s, favorendone la partecipazione attraverso un meccanismo di premialità.

Più si partecipa attivamente, più punti possono essere accumulati in tre categorie:

  • Powe4Me, per le attività di formazione che favoriscono la crescita del singolo individuo;
  • Power4Corp, per le attività facoltative organizzate a livello aziendale;
  • Power4Growth, per le attività a supporto della trasformazione e del cambiamento aziendale.

La piattaforma è anche uno strumento in mano ai colleghi dell’HR - per cercare di andare a stimolare i membri meno attivi e premiare quelli più partecipativi - e soprattutto è uno spazio dove i Responsabili possono trovare aggiornamenti sulle attività dei propri collaboratori.

Un ultimo elemento del progetto, fondamentale per centrare l’obiettivo di rendere più chiaro e trasparente il percorso di formazione e sviluppo della YC, è rappresentato dall’introduzione della figura dei REPYC, il ponte tra la YC e il team di Employer Branding & Young Generation.

Ecco, io sono un REPYC.

5. Cosa significa essere un REPYC?

I REPYC sono cinque membri della community che vengono eletti attraverso il voto degli YCer’s durante l’incontro di kick-off di inizio anno. Il loro ruolo è quello di essere portavoce delle proposte e delle idee dei membri della Young Community, partecipando a incontri mensili con il team di Employer Branding & Young Generation che gestisce l’intera YC e le attività ad essa correlate.

Inoltre, i REPYC sono il cuore pulsante dell’intero sistema di EPYC: è infatti compito loro gestire i contenuti della piattaforma, coinvolgendo i membri nelle attività della community e promuovendone la partecipazione.

Perché in Edison, coinvolgimento e responsabilità sono due concetti portanti su cui si fonda l’identità del brand. Ogni persona può dar voce alle proprie idee, veder realizzati i propri progetti, ed essere protagonista dei successi aziendali. 

6. Descrivi la tua mission con una citazione o con un motto personale.

“Tieni costantemente a mente in quante cose tu stesso hai testimoniato di essere già cambiato. L'universo è cambiamento, la vita è comprensione” di Marco Aurelio.

7. Qual è stato finora il tuo percorso professionale all'interno della YC e come ha contribuito alla tua crescita personale?

Dopo quasi tre anni, sono nell’ultima fase del mio percorso all’interno della YC; quella in cui, dopo aver seguito i corsi obbligatori, ho la possibilità di concentrarmi un po’ più su di me, sui miei punti di forza e su quelli sui quali c’è ancora da lavorare.

Ho da poco preso parte al CheckYourSkills, un’attività che rappresenta il primo “giro di boa” per i membri della YC, durante la quale è possibile interfacciarsi con uno psicologo esterno all’azienda e scavare su ciò che si è e su ciò che si vuole diventare, riflettere sul ruolo che si vuole ricoprire nell’organizzazione e cercare di intraprendere la giusta via per raggiungere i propri obiettivi. 

Personalmente, sono in un momento in cui sento di dovermi mettere veramente alla prova, utilizzando tutte le capacità apprese durante questo percorso, con la consapevolezza che le premesse sono molto buone.