Un dispositivo stradale intelligente che trasforma il traffico in energia. Si presenta così Lybra, il progetto del primo casello al mondo hi-tech e green, che Autovie Venete sperimenterà in A28, su una pista del casello di Cordignano (tratto Portogruaro – Conegliano).

Alto 10 centimetri e largo 3 metri, il dispositivo è in grado di recuperare energia dai veicoli in transito. Come? Il sistema converte l'energia cinetica dei veicoli che rallentano al casello autostradale, assorbendo la loro decelerazione. In sostanza, quando il mezzo transita su Lybra, il suo peso ne comprime la superficie e questa compressione attiva un generatore nel modulo che trasforma l’energia cinetica in energia elettrica.

L’obiettivo del progetto è ambizioso: produrre 15 mila kWh in un anno, con un risparmio di 11 mila tonnellate di anidride carbonica, in una pista sulla quale transitano una media di 5/6 mila veicoli al giorno.

Un dispositivo sostenibile per il recupero di energia dal traffico, nato da un'idea completamente italiana. Il progetto è stato sviluppato da un partenariato di imprese: oltre ad Autovie, infatti, ci sono Intermatica e Underground Power (Up), una brillante realtà nel campo dell’energia rinnovabile, avviata nel 2011 con l’ambizione di trasformare alcuni innovativi studi sull’energy harvesting in prodotti utili a tutti. Ha già vinto diversi premi e nel 2013 è stata anche nominata come una delle “10 Aziende Green più promettenti d’Italia”.

E l’aspetto sostenibile del progetto si manifesta anche nella composizione dei moduli: all’interno materiali in grado di sostenere un carico di 60 tonnellate per asse e all’esterno sono rivestiti di gomma riciclata, ottenuta da pneumatici fuori uso. Se il test confermerà i dati delle proiezioni, Lybra sarà poi esteso ad altri caselli della rete di Autovie Venete. Perché rallentare può far correre la sostenibilità. E il traffico può essere anche ecologico.