Lo studio di Stefano Mirti IdLab è a Cascia 6. Un complesso ricavato dall’ex fabbrica Giò Style. Qui c'è anche la sua casa. È lontano dal centro cittadino, ma concentra tutte le soluzioni, le dinamiche e le relazioni della città di domani, o forse, già di oggi. Chi sceglie questo posto sembra vivere il presente con anticipo e non il futuro come una scommessa.

Stefano Mirti è architetto e docente presso l'Università Bocconi di Milano.

Il lavoro di Stefano Mirti si concentra sul “Design dei Processi”. Al centro del suo studio non ci sono prodotti - Non mi interessano - né le persone, ma le linee che collegano un elemento a un altro.

La sua mostra 999 in Triennale alla quale ha collaborato con Edison era una mostra di relazioni, in cui ogni relazione è un flusso di energia.
In questo senso "999 era macchina che generava energia... Era sempre in movimento. Se venivi oggi era diversa da ieri e da domani".

Le relazioni sono sempre esistite ma è nel trasformale in digrammi di flusso, in energia, che c’è il seme del cambiamento.

Nell'esperienza di Stefano Mirti le relazioni e l’energia arrivano a ridefinire le categorie degli spazi esistenziali: non più privato e pubblico, ma spazio delle relazioni, dove in un modo o in un altro si è connessi e quello introspettivo, dove non c’è niente e nessuno con cui relazionarsi.

"La casa è dove il wi-fi si connette automaticamente"

Il tema dell’energia non perde però di consistenza ma viene vissuta e fruita come servizio e si compone e si sviluppa attraverso infrastrutture “dure”.

 

Energia, design e relazioni compongono una triade, in cui alternativamente ogni fattore alimenta l'evoluzione degli altri due.