Una questione di cinque minuti, nel senso letterale dell’espressione. È il tempo impiegato da un catalizzatore che evolve l'ossigeno per crescere a temperatura ambiente su schiuma di nichel.

In sostanza, un modo per ottimizzare la produzione del nuovo catalizzatore per l’elettrolisi dell’acqua salata. È questo il fulcro del lavoro realizzato dai ricercatori dell’Università di Houston e pubblicato in un articolo su Energy & Environmental Science.

Una scoperta importante perché l'acqua di mare costituisce circa il 96% di tutta l'acqua sulla Terra, rendendola una risorsa allettante per soddisfare il crescente bisogno mondiale di acqua potabile pulita e di energia priva di emissioni nocive.

 

E se gli scienziati hanno già la capacità tecnica sia di desalinizzare l'acqua di mare che di dividerla per produrre idrogeno, i metodi esistenti richiedono numerosi passaggi con notevoli quantità di energia da impiegare e il contestuale aumento dei costi.

Da qui, il valore della ricerca che trova soluzioni ideali per affrontare sia il problema costi che quello relativo alla stabilità. La chiave vincente dell'approccio dei ricercatori è stata la decisione di utilizzare una reazione chimica per produrre il materiale desiderato: per sintetizzare il catalizzatore a temperatura ambiente in pochi minuti, il team ha ideato un nuovo processo, “drogando” il composto con una piccola quantità di zolfo.

Lavorare a temperatura ambiente ha pertanto ridotto i costi e migliorato la stabilità meccanica. Una ricerca che garantisce nuove prospettive e che rafforza il ruolo dell'idrogeno come forma di energia fondamentale per il raggiungimento della neutralità climatica.