La pietra miliare è stata posta lo scorso 7 novembre, con l'entrata in funzione a Rotterdam del prototipo di Haliade-X, la prima turbina da 12 megawatt al mondo. Un gigante che, dopo ulteriori test, rappresenterà il cuore del futuristico parco eolico offshore che sarà realizzato da Sse Renewables ed Equinor nel Dogger Bank, il vasto banco sabbioso del Mare del Nord, a 130 chilometri dalla spiagge dello Yorkshire, Regno Unito.

La wind farm più grande del pianeta, con una capacità produttiva di 3,6 GW, conterà su turbine di 260 metri e soluzioni tecnologiche innovative per soddisfare il fabbisogno energetico di 4,5 milioni di abitazioni, fornendo quindi un'energia pari al 5 per cento della produzione elettrica del Paese. Ogni singola turbina, la cui particolare conformazione le consente di trasformare più energia eolica in energia elettrica e di abbassare il costo della produzione rendendo più competitivo l'eolico, sarà capace di alimentare 16mila case.

Le Haliade-X saranno collegate con cavi elettrici a Regno Unito, Norvegia, Paesi Bassi, Germania, Danimarca e Belgio.

I numeri del progetto Dogger BankWind Farms sono impressionanti anche dal punto di vista finanziario: le stime parlano di investimenti per 9 miliardi di sterline (circa 10,1 miliardi di euro) tra il 2020 e il 2026. Sotto il profilo più squisitamente tecnico, la tecnologia pionieristica a basse emissioni di carbonio avrà un ruolo centrale nell'aiutare il Regno Unito a diventare carbon neutral entro il 2050. L'installazione in mare aperto, inoltre, minimizzerà  sia le interferenze e rischi per gli animali, sia di inquinamento acustico ed estetico. Come abbinare maggiore efficienza e minore impatto ambientale? La risposta soffia nel vento, anche nel mare del Nord.