Il nome è una garanzia: Biogasfattobene. Un modello agro-ecologico circolare per produrre energia rinnovabile e flessibile potenziandosi quando le altre fonti (solare ed eolico) non producono, e interrompendosi nei loro momenti di picco.

Com’è noto, il biogas è una miscela di gas metano e anidride carbonica prodotta dalla fermentazione in assenza di ossigeno (o digestione anaerobica) di matrici organiche. Un processo naturale in quanto la produzione avviene spontaneamente nell’apparato digerente degli animali e rappresenta un’opportunità per produrre energia rinnovabile in modo sostenibile.

Ma il biogas non è solo produzione di energia, perché contribuisce anche al miglioramento dell’impatto sull’ambiente degli effluenti di allevamento trasformandoli in fertilizzanti rinnovabili. In sostanza, i sottoprodotti dell’attività zootecnica e agroindustriale diventano vere e proprie risorse e l’innovazione della tecnica agricola viene stimolata favorendo lo sviluppo di sistemi efficienti nella gestione del territorio e delle risorse locali.

La forza della digestione anaerobica è quindi  legata alla capacità di questa tecnologia di integrarsi nel tessuto agricolo esistente. Da qui l’importanza del modello circolare.  Il biogas è infatti efficiente nell’uso del suolo agricolo ed è in grado di utilizzare non solo biomasse vegetali ma anche effluenti zootecnici, sottoprodotti agricoli e agroindustriali per l’alimentazione degli impianti.

In questo modo viene valorizzata la filiera italiana, aumentando le risorse economiche del Paese e portando a un incremento dell’efficienza delle rotazioni agricole. La riduzione dell’impiego di biomasse di primo raccolto favorisce poi un aumento dell’impiego di sottoprodotti del territorio e il miglioramento dell’utilizzo del digestato garantisce un importante fertilizzante rinnovabile. A giovarne è l’intera comunità, che può trarre vantaggio dall’impiego di energia termica in eccesso. Infine, sfruttando le potenzialità e la flessibilità di impiego, il biometano può essere immesso in rete o distribuito per autotrazione e fertilizzanti rinnovabili, con minori emissioni in atmosfera. Evidente garanzia di un modello circolare “fatto bene”.