Progettare e costruire edifici che siano in armonia con il contesto in cui sorgono, rispettosi dell’ambiente, efficienti dal punto di vista energetico, confortevoli per chi li vive: la bioarchitettura può essere descritta attraverso le sue finalità. Non è semplicemente un ramo dell’architettura tradizionale quanto, piuttosto, un approccio diverso alla costruzione di nuove strutture, un modo sostenibile di cogliere le esigenze delle nostre città.

In cosa si traduce la bioarchitettura? In progetti innovativi, alcuni già diventati realtà, altri ancora in fase di realizzazione, che  - piccoli o grandi - riescono sempre a stupire. L’esempio più spettacolare è forse Liuzhou Forest City, il progetto di Stefano Boeri che verrà realizzato nella provincia del Guangxi, in Cina. Con i suoi 40.000 alberi, questa città foresta sarà in grado di assorbire, ogni anno, 10.000 tonnellate di CO2.

Liuzhou Forest City promette di unire alla sfida dell’autosufficienza energetica e dell’uso delle energie rinnovabili, le sfide dell’incremento della biodiversità e della riduzione dell’inquinamento dell’aria nelle grandi città.

Un progetto meraviglioso che vedremo realizzarsi nel 2020.

Naturalmente, la bioarchitettura coinvolge anche progetti su piccola scala: edifici e strutture con finalità ricreative, lavorative o abitative. Pensiamo allo stadio progettato da Zaha Hadid per la squadra di calcio inglese Forest Green Rovers (mai nome fu più azzeccato): uno stadio green, circondato da un enorme parco, che sarà costruito utilizzando quasi esclusivamente il legno, con l’obiettivo di essere carbon neutral.

Oppure al The Edge di Amsterdam, il grattacielo di 40 mila metri quadrati realizzato dallo studio PLP Architecture che si è aggiudicato il titolo di ufficio più sostenibile del mondo e che è in grado di produrre più energia di quella che consuma. 

O, ancora, al Nautilus Eco Resort, lo straordinario progetto di Vincent Callebaut che sorgerà nelle Filippine: un complesso turistico ecosostenibile pionieristico, che vuole raggiungere gli obiettivi zero rifiuti e zero emissioni. 

Anche gli esempi di case sostenibili sono tanti: dalla piccola Ecocapsule, la micro-casa mobile autonoma dal punto di vista energetico, a Pigna, la casa interamente in legno, in grado di mimetizzarsi con l'ambiente circostante, fino al Bosco Verticale, il grattacielo green costruito per la prima volta a Milano ma che è già stato adottato da molte altre città (Losanna, Utrecht, Chicago).

In tutto il mondo, i progetti di bioarchitettura sono sempre più numerosi. Una prospettiva che fa sperare in un futuro sostenibile anche per l’edilizia.