Emergenza conflitto ucraino

Edison segue con apprensione il conflitto in corso in Ucraina. In questo momento di estrema difficoltà, abbiamo deciso di sostenere attraverso la nostra Fondazione EOS - Edison Orizzonte Sociale le associazioni umanitarie impegnate nel portare aiuti diretti alla popolazione ucraina. Il personale di Edison in Polonia della controllata EDF Fenice Poland, con sede a Bielsko-Biala, è impegnato nel fornire supporto tecnico e logistico alle iniziative di sostegno ai profughi che varcano il confine, mettendo a disposizione generi di prima necessità e medicine.

La Fondazione EOS ha attivato un primo canale per collaborare e sostenere la Fondazione Terre des hommes, che in questi giorni è al lavoro in Polonia per fornire un aiuto alle numerose mamme, bambini e adolescenti che varcano il confine, e per realizzare in collaborazione con la Polish Medical Mission un ospedale da campo a pochi chilometri dalla città di Leopoli. Inoltre, Fondazione EOS sta attivando azioni di volontariato che prevedono il coinvolgimento diretto delle persone di Edison, attraverso una raccolta fondi interna, cui contribuirà la stessa società con una quota dedicata, e attività di supporto per le famiglie ucraine che saranno ospitate in Italia.

In questo momento di emergenza straordinaria, Edison sta anche collaborando a livello istituzionale per identificare e contribuire a tutte le iniziative volte a tutelare gli approvvigionamenti di gas del Paese, garantire la stabilità delle forniture e del funzionamento della rete, diversificare le rotte e le soluzioni di importazione di gas da altri mercati, e proporre soluzioni atte a contenere per quanto possibile il rischio di ulteriore crescita del prezzo dell’energia ai consumatori.

Edison contribuisce alla sicurezza del sistema energetico italiano importando circa il 20% del fabbisogno di gas del nostro Paese. Abbiamo attuato nel tempo una rilevante diversificazione di fonti e rotte di approvvigionamento, grazie alla quale oggi la nostra fornitura di gas dalla Russia costituisce solo il 7% del nostro portafoglio. Grazie a contratti di fornitura di lungo termine con i principali Paesi produttori, importiamo circa 14 miliardi di mc di gas: dal Qatar attraverso il terminale Adriatic LNG che abbiamo sviluppato nei primi anni 2000 (6,4 miliardi di mc), dalla Libia (4 miliardi di mc), dall’Algeria (1 miliardo di mc) e, più recentemente, dall’Azerbaijan (1 miliardo di mc) tramite il nuovo gasdotto Trans Adriatic Pipeline (TAP), oltre a contratti spot annuali.

Edison concorre inoltre alla sicurezza della rete gas attraverso la messa a disposizione di circa 1 miliardo di metri cubi di capacità di stoccaggio nei giacimenti ed è inoltre impegnata nello sviluppare ulteriori infrastrutture di stoccaggio ed importazione di gas naturale liquefatto, sempre nell’ottica di diversificare le rotte e le fonti di approvvigionamento.

Il nostro contributo al piano energetico nazionale di transizione energetica passa attraverso il rilevante sviluppo delle fonti rinnovabili, la produzione di energia low carbon ad alta efficienza con le centrali a ciclo combinato di ultima generazione, la riduzione dei consumi attraverso i servizi di efficientamento energetico, la mobilità sostenibile, la produzione di gas rinnovabile (biometano e idrogeno) e lo sviluppo degli accumuli elettrici e pompaggi.

Fondazione Eos

L'emergenza in Ucraina

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