Comunicato stampa risultati 9 mesi 2010

Risultati penalizzati dall’attività di importazione e vendita gas. Ancora in crescita le vendite ai clienti finali: +11,6% nel comparto elettrico e +11,3% in quello del gas

Milano, 26 ottobre 2010 – Il Consiglio di Amministrazione di Edison, riunitosi oggi, ha esaminato il Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2010.

Andamento della gestione del Gruppo al 30 settembre 2010

Il terzo trimestre 2010 ha fatto registrare un modesto incremento della domanda di energia elettrica (+0,8%) rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno, con una flessione nei mesi di agosto del -2,7% e di settembre del -2%. Nei primi 9 mesi del 2010 la domanda di energia elettrica è cresciuta del +1,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Anche la domanda nazionale di gas fa segnare nel terzo trimestre del 2010 soltanto una crescita limitata, con un +0,8% rispetto allo stesso periodo del 2009. Nei primi 9 mesi dell’anno invece la crescita della domanda nazionale di gas, rispetto allo stesso periodo del 2009, ha fatto segnare un incremento più marcato (+7,8%), favorita dai fattori climatici.

Se il confronto si estende al 2008, la flessione della domanda nei primi 9 mesi è ancora più marcata: -5,3% per l’energia elettrica e -5% per il gas (-8,9% al netto degli effetti climatici).

Gli effetti negativi del rallentamento della domanda sono stati amplificati dalla forte turbolenza che ha caratterizzato il settore gas, a causa degli ingenti quantitativi di gas spot commercializzati sui più importanti mercati europei (hub inglese, olandese e tedesco) a prezzi decisamente più bassi di quelli  dei tradizionali contratti di acquisto gas di lungo termine, correlati ai prezzi petroliferi. Ciò ha provocato anche in Italia una forte riduzione dei prezzi sul mercato, che si sono posizionati ad un livello ben inferiore rispetto a quello del costo del gas importato con contratti di lungo termine. Questa situazione ha portato tutti gli operatori del settore, compresa Edison, ad attivare la rinegoziazione contrattuale con i propri fornitori.

Anche nel settore elettrico si è assistito nei primi 9 mesi del 2010 ad una contrazione dei margini della Borsa elettrica. L’effetto congiunto del basso livello dei prezzi del gas naturale e della forte pressione competitiva, determinata dall’ingresso nel mercato di nuova capacità produttiva, ha causato infatti una flessione del prezzo medio dell’energia elettrica venduta in Borsa (64,1 euro al MWh rispetto ai 66,2 euro al MWh dei primi 9 mesi del 2009).

In questo contesto Edison ha chiuso i primi 9 mesi del 2010 con risultati commerciali positivi (ricavi in crescita del 16,8% a 7.593 milioni) mentre il margine operativo lordo a 930 milioni (-17,6%) e l’utile netto di Gruppo a 179 milioni (-11,8%) sono in contrazione a causa dell’andamento dell’attività di importazione e vendita del gas, per le problematiche sopra esposte.

Rimangono sostanzialmente allineati all’anno precedente i risultati delle altre attività. In particolare si sono riscontrati andamenti positivi nel settore elettrico, in cui l’incremento dei volumi venduti (+18%) legati all’espansione commerciale nel mercato dei clienti finali e dell’attività di trading hanno sostanzialmente sostituito le vendite sulla Borsa elettrica, riducendo di conseguenza l’esposizione ai bassi margini della stessa. Nel settore idrocarburi l’azzeramento dei margini dell’attività di importazione e vendita di gas ha vanificato il risultato positivo dell’attività commerciale (volumi di vendita gas +31,6%). La buona performance industriale  dell’attività di Esplorazione e Produzione sia in Italia che a livello internazionale (produzione di olio +34,6% e gas +9,4%) ha mitigato la contrazione complessivi del settore.
            
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